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I Quaderni Piacentini e le origini del '68

Luigi Manconi e Giacomo Pontremoli ci parlano dei Quaderni Piacentini, la rivista più rappresentativa e autorevole della “nuova sinistra” che ha portato alla nascita del movimento studentesco, nonché una delle più anticonformiste della cultura italiana novecentesca. 
Grazie alla monografia scritta da Giacomo Pontremoli per Edizioni Dell'asino possiamo ripercorrere la storia dei Quaderni Piacentini dalla loro fondazione nel 1962 alla chiusura nel 1980. Diretta da Piergiorgio Bellocchio, Grazia Cherchi e Goffredo Fofi, la rivista ha documentato i principali avvenimenti storici nazionali e internazionali, si è fatta portavoce di un mondo che cambiava e ha dimostrato che “si può essere seri senza essere noiosi. Con allegria”. Intorno al nucleo originario dei giovani direttori si raccolsero via via nomi quali Fortini, Cases, Solmi, Masi, Panzieri, Timpanaro, Jervis, Fachinelli, Roversi, unendosi alla nuova generazione dei Ciafaloni, Donolo, Rieser, Bologna, Stame, Salvati, Beccalli, Viale, Raboni, Madrignani, Berardinelli, Giudici, Pianciola, Baranelli.
Purissima intuizione, sguardo lungo e capacità di cogliere che qualcosa stava bollendo nella pancia del Paese e non solo. Era il Sessantotto. E i Quaderni Piacentini lo anticiparono diventando il giornale del Movimento studentesco.