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RAR - Mappe letterarie

RAR, da un’idea di Federica Patera in collaborazione con Andrea Sbra Perego, è la mappa di una città fatta di libri e di immagini. 
In mostra fino al 29 luglio, deve il suo nome all’omonimo programma di gestione archivi, perché al suo interno sono custoditi frammenti di oltre quaranta opere tra romanzi, raccolte di racconti e di saggi.
Le sue vie sono percorsi di lettura; ciascuna è dedicata a una parola in particolare e racconta una breve storia composta da citazioni selezionate e abbinate.
Ciò che regola RAR è l’analogia; la sua struttura e la sua architettura è un omaggio al ruolo dell’analogia nella letteratura, alla connessione che può esistere tra libri anche in apparenza inconciliabili.
Addentrandosi nelle strade di RAR si trovano accostati “L’arcobaleno della gravità” e “La più lucente corona d’angeli in cielo”, “2666” e “L’ombra dello scorpione”, “Il museo dei pesci morti” e “La mostra delle atrocità”, per scoprire che gli autori si perdono di fronte alle loro opere, capaci da sole di dialogare tra loro.
Per la realizzazione grafica delle mappe si è scelto di utilizzare la tecnica del collage; la parte visiva compensa quella letteraria, giocando anch’essa con l’analogia e creando una texture di immagini che rispecchia il contenuto delle frasi; lo amplifica ribadendone il senso.
A una lavorazione iniziale in digitale ne segue un’altra manuale, in cui l’associazione di illustrazioni e fotografie ribadisce il carattere primitivo e fondante dell’analogia nei processi creativi tutti.
La mappa di RAR è resa in otto tavole singole che racchiudono ciascuna uno o più vie di lettura; come una voce guida attraversano una città sconosciuta, che si costruisce attraverso le parole.