
Poteva essere un avvocato ma gli piaceva un sacco fare tardi la sera, ed è così che è sbarcato da Colibrì (più o meno dal giorno uno dell'apertura).
Sguardo sornione, rosso malpelo e paroliere surrealista: se lo incontrate dietro al bancone vi chiederà affettuosamente se è tutto a Boston e vi offrirà un succo d'anatras.
L'unico libro che vorrebbe essere in realtà è La coscienza di Seedorf, perché al cuore, quando è rossonero, non si comanda.
DOMANDE & RISPOSTE
Se fossi un libro sarei La coscienza di Zeno di Italo Svevo (per quella storia dell'ultima sigaretta che poi non è mai davvero l'ultima)
Se fossi un drink sarei un Americano (che è poi un Negroni ripulito)
Se fossi una canzone sarei Dopo la tempesta di Marcella Bella
Se fossi qualcosa che si mangia sarei un piatto di orecchiette con le cime di rapa
Se fossi un'opera d'arte sarei il il teschio di Basquiat
Se fossi un film sarei Fa' la cosa giusta di Spike Lee
Se fossi un giorno sarei il sabato