Poteva essere un avvocato ma gli piaceva un sacco fare tardi la sera, ed è così che è sbarcato da Colibrì (più o meno dal giorno uno dell'apertura).
Sguardo sornione, rosso malpelo e paroliere surrealista: se lo incontrate dietro al bancone vi chiederà affettuosamente se è tutto a Boston e vi offrirà un succo d'anatras.
L'unico libro che vorrebbe essere in realtà è La coscienza di Seedorf, perché al cuore, quando è rossonero, non si comanda.