I primi diari di Susan Sontag pubblicati da nottetempo sono una lettura imperdibile, e vanno dal 1947 al 1963, ovvero dai quattordici a trent'anni di una delle più importanti (e vitali) intellettuali del Novecento. Può esserci un po' di perplessità di fronte al diario di un grande, il timore di rimanere delusi di fronte alla banalità del pensiero quotidiano. Che cosa ci sarà mai di interessante inun diario privato?
Ebbene, i diari di Susan Sontag sono una lettura appassionante come un romanzo, illuminante e intelligente come solo i suoi saggi sanno essere. Vi si trovano riflessioni sparse sulla vita, sulla letteratura, sull'arte, sull'etica e la politica, ed elenchi sterminati di libri da leggere. Vi si trova la vita dell'autrice, i suoi amori, le sue insicurezze, le sue delusioni, la scoperta della sessualità (e di una sessualità queer, attualissima e, faticosamente, ma consapevolmente, libera). Vi si trova, soprattutto, la definizione di un'identità che, pagina dopo pagina, va delineandosi in un dialogo costante con la pagina bianca, con i temi trattati, con le voci e gli sguardi degli altri che entrano di riflesso nel diario. Sontag punta il riflettore su di sé senza fare concessioni, senza narcisismo e senza compiacimento, perché questi diari, lungi dall'essere uno specchio dove rimirarsi, sono un vero e proprio laboratorio di costruzione e rielaborazione del sé attraverso la scrittura.
Rinata - Diari e taccuini 1947-1963 - Susan Sontag (nottetempo)
Traduzione di Paolo Dilonardo
Puoi acquistare il libro a questo link :)