A metà tra Vonnegut e Fight Club, Capannone n.8 di Deb Olin Unferth (@edizionisur) è un concentrato esplosivo di storie che si intrecciano attorno al salvataggio – no, Cleveland ci direbbe che è più corretto «prelievo» – di 900.000 galline da un allevamento intensivo.
Cercare di incasellare questo libro sarebbe davvero un peccato, perché è sì un manifesto politico, ma è anche una storia profondamente umana in cui il dolore (per la fine di una relazione o per un lutto) assume tante forme quante sono le persone che lo provano, e alla fine diventa il collante che tiene tutti uniti verso lo stesso obiettivo.
È quindi attraverso tanti voci e tanti frammenti che Deb Olin Unferth esplora il bisogno di dare un senso alla nostra vita, parla di scelte e della forza necessaria per superare le delusioni, perché a tutti noi è successo di incontrare un Capannone n.8 sulla propria strada.