Da qualche mese ho impostato un timer su Instagram. Superati 40 minuti mi appare un avviso: per quella giornata ho raggiunto il mio limite, è il momento di chiudere.
Clicco ‘OK’. Sono convinta. Ma poco dopo ricomincio e continuo a entrare e uscire dall’app.
Perché non riesco semplicemente a fermarmi?
Ho iniziato a leggere “Non è al momento raggiungibile” tenendo a mente questa domanda. Perché sapevo che raccontava - attraverso la storia di una ragazza che diventa una influencer quasi per caso - il nostro rapporto con il mondo dei social, la nostra difficoltà di sconnettersi.
Quello che ho trovato invece è molto di più.
La storia di Vittoria è una riflessione estremamente lucida su tutto ciò che usiamo per riempire le nostre vite: cibo, like, soldi, amore…
Quindi non solo social, ma anche social. Perché tutto ciò di cui Vittoria crede di non poter fare a meno è in realtà un modo per cercare di tappare una voragine che niente può riempire.
Valentina Farinaccio con questo romanzo ha disegnato i contorni delle mie mancanze. Ha parlato di vuoti con grande dolcezza, senza dare risposte facili. Il punto, infatti, non è smettere di farsi risucchiare dai propri vuoti, ma solo di sapere che ci sono. Perché non è sempre necessario mostrare il proprio profilo migliore, ma riconoscersi fragili e non per questo meno interi.